DOPO LO SCIOPERO CON ADESIONE ALL’1% E LA MOBILITAZIONE CON BOMBA AD OROLOGERIA

Alle 11.30 della mattina del giorno 15 GENNAIO è stata convocata dall’Amministrazione e si è puntualmente tenuta, la riunione fra le parti sindacali e l’Amministrazione, al fine di proseguire il percorso a suo tempo iniziato per giungere al rinnovo del contratto collettivo Nazionale Integrativo.
Prima di entrare nel merito di quanto andremo a discutere, “preme ed occorre fare un passo indietro per ripercorrere quanto accaduto dal 10 dicembre ad oggi”. E’ così che abbiamo aperto il nostro intervento, perché vedete, sperando in un minimo di limpidezza oppure onestà intellettuale, ci aspettavamo che CGIL, CISL e UIL, avrebbero quantomeno espresso un commento o qualche parola in merito alla farsa messa in piedi ed attuata in questi ultimi giorni ed invece no, come nulla fosse accaduto, come se tutti stessimo dormendo sogni tranquilli e talmente profondi, al punto da fargli pensare che non fosse invece evidente per tutti la tragicommedia messa appunto in scena.
Già il giorno 10 dicembre CONFINTESA FP aveva trasmesso all’Amministrazione la richiesta di apertura di un tavolo di confronto URGENTE per discutere la chiusura del Fondo 2018 nonché la predisposizione del FUA 2019” ed ancora prima, sempre questa sigla durante gli incontri per la discussione dei profili professionali, pur palesando che erano migliorabili e discutibili, aveva richiesto a gran voce che venisse portato avanti ed anche rapidamente, il rinnovo del CCNI, oltre a quanto scritto pocanzi ed oltre ai passaggi di fascia per il personale in servizio nonché la possibilità di veder ampliare i posti già messi a concorso. Tutto questo sarebbe stato un bene per il personale che non ha più tempo da perdere e neppure per attendere.

La risposta è sotto gli occhi di tutti, una Mobilitazione che è durata lo spazio di un’ora, giusto il tempo di leggere una risposta da parte dell’Amministrazione ed una successiva contro replica che chiedeva ciò che era già stato messo sul tavolo e richiesto da CONFINTESA FP, per di più con tanto di proclamazione di idea geniale ed auto incensazione. Non abbiamo capito se avremmo dovuto ridere o piangere, oppure entrambe.
Abbiamo avuto la sensazione che andasse in onda il secondo atto dello sciopero al quale ha aderito l’1% del personale per non saper più nulla del CCNL che la parte pubblica era già da allora disposta a concedere.
Abbiamo quindi confermato ed ottenuto la nostra richiesta formulata il 10 gennaio ed abbiamo proposto una revisione del sistema indennitario, più in particolare l’art. 20 del CCNI, che se andasse rapidamente in porto, troverebbe finalmente quelle soluzioni che da 7 anni attendono e tormentano coloro che effettuano turni negli uffici operativi importante centrare meglio le aliquote rispetto alla proposta dell’amministrazione.
Contestualmente si sono trattati i punti relativi alla disagiata e i criteri di applicazione sull’indennità di disagio, oltre alla specifica richiesta da noi formulata di rivedere gli importi sulle indennità di rischio, una particolare attenzione invece va rilevata sull’orario previsto nelle turnazioni.
Sempre facente parte dell’art. 19 relativo il sistema indennitario, si è poi discusso delle “Indennità per le commissioni di controllo dei giochi”. Gli importi sono stati confermati come da precedente, è stato poi rilevato che i pagamenti non vengono eseguiti rapidamente, l’Amministrazione fa presente che ciò accade visto che devono transitare in un determinato fondo dal momento che sono cifre versate dai concessionari e presone atto si è proposto di trovare una modalità che possa permettere di erogarli con cadenza mensile proprio come avviene per altri istituti indennitari.
Necessita anche dire che trovare la chiusura del CCNI in tempi rapidi non ci sembra fattibile, in quanto riteniamo che ben 3 macigni pesino sul protocollo, più esattamente “Art.15 Posizioni Organizzative – Art. 16 Incarichi di Responsabilità- Art.18 Performance Individuale”, che per quanto riguarda la nostra sigla sono fondamentali e determinanti, fra l’altro vi andrebbero incluse le revisioni delle POER che però sono al momento non di nostra competenza bensì dipendenti dal volere ed il fare dell’ Agenzia ma soprattutto dei sindacati Nazionali dei dirigenti.
L’incontro è terminato con la volontà espressa dalle parti di rivedersi a breve, giusto il tempo di raccogliere quanto eccepito o suggerito, formulare una ipotesi vicina alla versione definitiva e rivedersi se possibile per concludere. Nel frattempo ci sarà un altro incontro mediante il quale sarà presumibilmente concluso un accordo stralcio sul FUA 2019 che potrebbe permettere all’Amministrazione di erogare rapidamente quanto dovuto, giusto prendendosi i tempi tecnici necessari alla loro predisposizione.
Vogliamo anche ringraziare il Capo del Personale che in un momento delicato come questo ha accolto la nostra proposta di discutere il FUA 2019 in concomitanza con la discussione del CCNI.


Roma, 16 gennaio 2021


Segreteria Nazionale Dogane e Monopoli Marco Bono

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