RESISTERE CE LA FAREMO
FLASH DOGANE 2020 N 7 – RESISTERE
Cari Colleghi eccoci ad un nuovo punto di questa situazione sempre più complicata, ci eravamo lasciati il 5 aprile, con la prima delle nostre richieste, sulla quale già avevamo posto l’attenzione e porto richiesta all’Amministrazione per “la corresponsione delle somme relative il FONDO 2018, contestualmente al porre in essere ogni utile atto di convincimento del MEF per l’erogazione del FONDO 2019” e siamo stati felici di aver dato il Là che poi ha trovato concretizzazione nei giorni successivi.
Avevamo anche chiesto il via libera a tutti i componenti delle graduatorie di trasferimento delle Regioni Sicilia, Campania e Lazio, affinché alcuni colleghi potessero sperare in un futuro riavvicinamento ai loro cari; di aprire un confronto in merito alla Direzione di Alcune Regioni (Calabria, Campania, Lombardia e Toscana) aventi, allo stato attuale forti criticità; di effettuare un’accelerazione della gestione e lavorazione delle procedure per i passaggi all’interno delle Aree Funzionali nonché l’attivazione stabile di Smart Working nelle Direzioni Centrali.
Avevamo proposto durante la videoconferenza del 22 marzo la necessità di effettuare tamponi di controllo a tutti i colleghi delle Dogane e dei Monopoli, il Direttore Dott. Marcello Minenna condivideva la nostra proposta e precisava che, nonostante fossero numerose le complicazioni attuative di tale scelta, avrebbe fatto il massimo sforzo per reperire personale medico ed attivare presidi medici in prossimità degli uffici. Ebbene! Qualche bontempone non ha colto l’importanza e la lungimiranza di tale scelta tanto da arrivare a contestare “il reperimento di personale medico utile a realizzare questa iniziativa”. Ormai siamo esterrefatti innanzi alla pochezza di qualcuno e chiediamo al Direttore Dott. Marcello Minenna di proseguire nell’attivare questa splendida scelta per la quale, anzi! desideriamo ringraziarlo.
Arriviamo adesso a fare qualche considerazione inerente la questione “Mascherine” in troppi l’hanno strumentalizzata. Produrre 50 milioni di mascherine al giorno non è compito facile per nessun paese, è anche ovvio che l’intervento della Protezione Civile per il loro reperimento, seppur lodevole, ha rallentato le procedure di liberatoria delle merci, che ribadiamo necessitano di attenti controlli già che atti di sciacallaggio economico, posti in essere da parte di faccendieri di ogni tipo sono purtroppo comuni e già stati riscontrati. Purtroppo è mancato un Coordinamento Centrale dello Stato, la Protezione Civile ha demandato alle Regioni che a loro volta hanno coinvolto le Asl per farci arrivare alla situazione attuale in cui “MANCANO MASCHERINE E DISPOSITIVI PROTETTIVI E QUELLE IN CIRCOLAZIONE SONO SPESSO INAPPROPRIATE ALLO SCOPO”, il tutto ha solo reso
ancora più difficile il compito dell’ADM e del Direttore Generale Dott. Marcello Minenna.
E ancora, è altresì chiaro che le risorse umane impiegate ed operative nei servizi minimi essenziali devono essere tutelate e messe nelle condizioni di lavorare in sicurezza e con tutti i mezzi necessari allo scopo, soprattutto devono essere adeguatamente coordinati dagli Uffici Centrali e non subissati di richieste, talvolta inutili e spesso controproducenti nel loro intrecciarsi.
Fin qui era importante porgervi una specie di punto cronologico della situazione con la quale siamo arrivati alla Videoconferenza di oggi 17 aprile tenutasi fra le parti sociali ed il Direttore Generale Dott. Marcello Minenna, abbiamo subito aperto la questione sulle ultime ordinanze emesse dal Commissario della Protezione Civile Arcuri ed abbiamo ribadito con fermezza che le tre ordinanze hanno creato caos e generato complicazioni sotto più aspetti:
dall’incremento delle attività di controllo presso i porti, gli aeroporti e le dogane interne in relazione dell’emergenza sanitaria Covid19, le risorse variabili del fondo risorse decentrate dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli sono incrementate di 8milioni di Euro” in deroga al decreto legge 75 del 2017 che, come ben sappiamo le aveva bloccate. Ricordiamo per l’ennesima volta che il fondo salario accessorio di tutto il personale è stato depredato da istituende
P.O. ed Incarichi vari di Responsabilità (neppure sempre assunte), ora sono stati messi sul tavolo 8milioni di Euro. Appare del tutto evidente che bisogna aprire subito il contratto integrativo e ridiscutere tutto il sistema indennitario comprese PO e Incarichi, nonché un nuovo assetto di distribuzione dei Dirigenti e numero dei Funzionari presenti in ogni centro di lavoro.
E’ purtroppo sotto gli occhi di tutti il fatto che “molti degli aspetti da lui Direttore evidenziati come importanti, necessiterebbero di una classe Dirigente che fin qui ha dimostrato di parlare una lingua totalmente diversa, d’altronde il rilassamento politico al quale ormai da anni assistiamo, apre in noi un dubbio, ossia: “non vorremmo giungere ad una nuova realtà similare a quanto già accaduto in passato con le Commissioni Tributarie e l’allora Ministero delle Finanze”. Chiediamo pertanto al legislatore di turno il compito di farci sapere quali potrebbero essere i prossimi appetiti istituzionali. Questo è quanto ricordando a tutti Voi che sempre ci saremo perché Resistere per farcela è il nostro imperativo, con un caro saluto.
CONFINTESA FP DOGANE E MONOPOLI
Coordinatore Nazionale
MARCO BONO